Quali sono le evidenze scientifiche dell’efficacia dell’omeopatia?
Le prove derivate dalla ricerca che si usano per l’omeopatia si basano sullo stesso tipo di studi clinici utilizzati per testare i trattamenti medici convenzionali.
Alla fine del 2023, erano stati pubblicati 286 studi randomizzati e controllati di trattamenti omeopatici, relativi a 152 condizioni mediche su riviste peer-reviewed (articoli sottoposti a revisione paritaria) con informazioni sufficienti per analizzare i risultati.
Di questi, 166 erano studi in doppio cieco, randomizzati, controllati con placebo, relativi a 100 diverse condizioni mediche1:
- Il 42% eranopositivi (70 studi) – dimostrando che l’omeopatia è stata efficace
- Il 3% erano negativi (5 studi) – dimostrando che l’omeopatia è stata inefficace
- Il 55% erano non conclusivi (91 studi)
166 DB-RCTs di Omeopatia (fine 2023)
Grafico A
Elenco completo degli studi randomizzati in doppio cieco controllati con placebo.
Studi esclusi: riviste non sottoposte a revisione paritaria e altre fonti non accademiche; studi non umani; studi di profilassi; design cross over; studi in cieco singolo.
Come si confronta questo con gli studi nell´ambito della medicina convenzionale?
1128 revisioni sistematiche di RCTs di medicina convenzionale
Grafico B
Un’analisi su 1128 revisioni sistematiche di Studi Controllati Randomizzati (RCT) nella medicina convenzionale ha fornito sorprendentemente risultati simili2:
- 45% erano positivi – I trattamenti erano verosimilmente efficaci
- 10% erano negativi – I trattamenti erano verosimilmente nocivi
- 45% erano non conclusivi – gli studi non hanno chiarito né vantaggi né svantaggi dei trattamenti.
Sebbene il bilancio complessivo fra trial positivi/negativi sia sostanzialmente simile per l’ omeopatia e per la medicina convenzionale, è importante segnalare l’enorme differenza nel numero di studi condotti a termine. Il grafico A mostra l’analisi di 166 studi su complessivi 286 singoli trial di omeopatia. Il grafico B si riferisce invece all’analisi di 1.128 studi di oltre 4.000 revisioni sistematiche Cochrane relative a medicina convenzionale pubblicate entro il 2011, ciascuna delle quali analizzava vari singoli trial.
Questo fa risaltare la necessità di ulteriori ricerche in omeopatia, in particolare di ripetizioni su larga scala e di alta qualità degli studi positivi più promettenti.
Anche la differenza quantitativa risulta sorprendente perché rivela che solo una minuscola parte dei fondi disponibili viene destinata alla ricerca sulla “medicina complementare e alternativa” (MCA). Ad esempio, un’analisi condotta nel Regno Unito ha rilevato che solo lo 0,0085% del budget totale della ricerca medica è stato destinato alla MCA3, che comprende l’omeopatia. Negli Stati Uniti, meno dello 0,5% del budget annuale per la ricerca medica, di 51 miliardi di dollari, è assegnato alla MCA, attraverso il Centro Nazionale per la Salute Complementare e Integrativa.4
- Full list of randomised placebo controlled trials in Chart A | Link
- Boas PJFV, Spagnuolo RS, Kamegasawa A, et al. Systematic reviews showed insufficient evidence for clinical practice in 2004: what about in 2011? The next appeal for the evidence-based medicine age. J Eval Clin Pract, 2013; 19(4):633-7 | PubMed
- Lewith GT. Funding for CAM. BMJ., 2007; 335(7627): 951. | PubMed
- The National Institutes of Health (NIH) Office of Budget, states that in 2023 the NIH requested $51.1 billion for the next fiscal year. Funded by NIH, the National Center for Complementary and Integrative Health (NCCIH) enacted budget for 2023 was $170.3 million, of which $89.9 million was used on Research Grants. Thus, <0.4% (0.33% = $170.3 million/$51.1 billion) of the NIH budget was for Integrative Medicine.
Per un’analisi più approfondita e rigorosa degli studi di omeopatia controllati con placebo, vedasi il programma di revisioni sistematiche del dottor Robert Mathie qui.